Durante un viaggio un nobile francese di fine ‘700 ed il suo servo Jacques, per ingannare il tempo si raccontano i loro reciproci trascorsi amorosi non disdegnando di condirli con particolari piccanti. Nel momento in cui i due iniziano a rievocare le loro avventure compaiono sulla scena anche i personaggi con i quali le hanno vissute. Si viene così a conoscenza di Bigre, amico di Jacques, e della sua fidanzata Justine, con la quale Jacques ha perso la sua verginità, o di Saint-Ouen, grande amico del padrone, che non esita a trescare con Agathe, la protetta di quest’ultimo. Una sosta nella ‘Locanda del Grande Cervo’ è il pretesto che permette all’ostessa di narrare loro una vicenda analoga alle precedenti: il raggiro del marchese Des Arcis ad opera di Madame de la Pommeraye. Usciti quindi dalla locanda i due, senza interrompere i loro racconti, proseguono il loro cammino sino a quando giungono al luogo in cui erano diretti, ovvero…
Teresa
Romagna, anni ’80. Teresa (Serena Grandi), una donna bella, procace e volitiva, rimane vedova. Per esercitare in proprio la sua attività di camionista, è costretta a saldare un debito di 80 milioni di lire, che suo marito, prima di morire, aveva contratto con Nabucco (Eros Pagni), un ricco imprenditore locale. Quest’ultimo, innamorato di lei, le intima che se entro il ferragosto dell’anno successivo non riuscirà ad estinguere il debito, dovrà sposarlo. Teresa, che non ricambia questo sentimento, inizia a lavorare molto duramente (con alterne fortune), trasportando personalmente merci dalla Germania alla Sicilia, e cercando di sviare la corte degli spasimanti che incontra di volta in volta (tra gli altri: un improbabile barone tedesco e un macchiettistico boss della mafia siciliana). In questa serie di bagarre trova il tempo di innamorarsi del giovane Gino (Luca Barbareschi), il suo secondo conducente, romagnolo verace come lei e dal carattere difficile.
Le cose cambiano
Le cose cambiano è un film del 1988 diretto da David Mamet. Il film mescola dramme commedia, tracciando un ritratto satirico della mafia e del mondo della malavita in generale. Il film è interpretato da Don Ameche e Joe Mantegna, che hanno vinto Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile al Festival di Venezia.
Ti presento un’amica
Nagra, una giovane aspirante giornalista in cerca di un lavoro fisso condivide l’appartamento con Mauro, anche lui alla ricerca di successo, che nell’attesa si adatta fare l’attore di spot pubblicitari per una marca di profilattici. Così la ragazza conosce Claudio, un giornalista impiegato alla Rai che, innamorandosi di lei, le lascia sperare di poterla aiutare. Poi fa conoscenza di Brunetta, un’affascinante donna, direttrice di pubbliche relazioni nel mondo della moda, amante da tempo di Lionello, chirurgo sposato con Cristina. Il primo incontro tra Nagra e Brunetta è violento: infatti la seconda tratta in malo modo la giovane, che viene poi congedata anche dalla radio dove lavora da due anni come volontaria. Nagra si mette allora a fare la baby sitter e capita in casa di Brunetta, la quale ha un figlio da un matrimonio sfortunato. Le due donne diventano amiche e Brunetta si rivela sincera ed affettuosa. Anche la sua storia con Lionello è terminata bruscamente poiché quest’ultimo, si è fatto un ‘altra amante, la giovanissima maestra di nuoto Marina. Ma questa inizia a perseguirtarlo col suo amore possessivo e allora Lionello torna da Brunetta e proprio a lei chiede di liberarlo della ingombrante ragazza. A malincuore Brunetta accetta e convince Marina a dimenticare l’uomo e le promette di inserirla nel mondo della moda. Nagra frattanto viene accettata come giornalista: il capo di Claudio, dopo aver avuto un rapporto d’amore con lei capisce che la giovane vale anche come professionista e la fa assumere alla Rai. Per Nagra il grande sogno è raggiunto, ma Claudio, umiliato per il tradimento di lei e per il suo successo sul lavoro, la lascia. Anche Mauro rifiuta di consolarla e se ne va per la sua strada.