Giulio, sentendosi ormai anziano, desidera riprendere i contatti con il figlio Andrea, che non vede da anni, e lo invita a trascorrere qualche giorno in una baita di montagna dove si è ritirato. Tra loro non vi è mai stato nulla in comune e inizialmente l’incontro è imbarazzante per entrambi. Presto i rancori e le incomprensioni si stemperano e i due uomini cominciano a entrare in confidenza, a parlarsi, a riflettere sulle proprie esperienze. Giulio ha poco da narrare o da insegnare: la moglie è malata, ricoverata in un istituto e lui non ha mai avuto il coraggio di andare a rivederla; ha avuto una lunga relazione con un’altra donna e adesso che i suoi amici sono quasi tutti scomparsi, si è ritirato a vivere in solitudine. Andrea gli oppone una immagine di vita efficiente e positiva: il matrimonio, le figlie, il guadagno, il lavoro. Ma l’incontro col padre lo costringe a ripensare alle ipocrisie della sua vita: il rapporto con la moglie in realtà va avanti per inerzia, il lavoro non è soddisfacente, la spasmodica ricerca di successo e di denaro domina le sue inconcludenti giornate. Dopo aver passato qualche giorno insieme, ritrovando l’affetto reciproco, i due si lasciano tornando ciascuno al proprio mondo, con qualche ipocrisia in meno e con un’esperienza in più.
Romance
- Cinema
- 1986
Giulio, sentendosi ormai anziano, desidera riprendere i contatti con il figlio Andrea, che non vede da anni, e lo invita a trascorrere qualche giorno in una baita di montagna dove si è ritirato. Tra loro non vi è mai stato nulla in comune e inizialmente l’incontro è imbarazzante per entrambi. Presto i rancori e le incomprensioni si stemperano e i due uomini cominciano a entrare in confidenza, a parlarsi, a riflettere sulle proprie esperienze. Giulio ha poco da narrare o da insegnare: la moglie è malata, ricoverata in un istituto e lui non ha mai avuto il coraggio di andare a rivederla; ha avuto una lunga relazione con un’altra donna e adesso che i suoi amici sono quasi tutti scomparsi, si è ritirato a vivere in solitudine. Andrea gli oppone una immagine di vita efficiente e positiva: il matrimonio, le figlie, il guadagno, il lavoro. Ma l’incontro col padre lo costringe a ripensare alle ipocrisie della sua vita: il rapporto con la moglie in realtà va avanti per inerzia, il lavoro non è soddisfacente, la spasmodica ricerca di successo e di denaro domina le sue inconcludenti giornate. Dopo aver passato qualche giorno insieme, ritrovando l’affetto reciproco, i due si lasciano tornando ciascuno al proprio mondo, con qualche ipocrisia in meno e con un’esperienza in più.