Scoppio d’amore e guerra

Primavera 1944. Un paesetto alle porte di Roma, durante l’occupazione nazista, nell’attesa spasmodica degli americani…pochi giorni prima dell’attentato a Via Rasella. In un’epoca carica di incognite, con la guerra praticamente sotto casa, la gente trascorre i giorni nell’angoscia del pericolo incombente, ma c’è anche chi vive apparentemente fuori dalla realtà. In un teatro cadente, una compagnia di attori filodrammatici sta allestendo per il podestà del luogo una commedia dei “telefoni bianchi”; la primadonna è un’ex attricetta di varietà, tale Antonietta Seracchi, che si nasconde sotto il nome d’arte esotico e patetico di Malva Fures. La storia parte quando s’intrufola in quel teatro un ometto che vive là sfollato, Bartolo: questi comincia ad assillare gli artisti perché vuole assolutamente fare l’attore, secondo lui, è stato addirittura Vittorio De Sica ad incoraggiarlo. La presenza dell’ometto, oltre a creare una serie di ansie, equivoci e paradossi, arriverà a smascherare il comportamento della compagnia che infatti nasconde un segreto…

Nebbie e delitti

La miniserie televisiva è strutturata in quattro episodi autonomi, ispirati ad altrettanti romanzi di Valerio Varesi, sceneggiati da Silvia Napolitano e Angelo Pasquini. La regia è affidata a Riccardo Donna e il ruolo di protagonista a Luca Barbareschi. Ogni film della serie ha al suo centro un’indagine del commissario Soneri, capo della Mobile di Ferrara che, individualista nel lavoro e non solo, opera coadiuvato da una esigua squadra di fedelissimi che costituisce un nucleo a parte all’interno della Questura. Le sue indagini hanno come oggetto una serie di delitti di natura molto diversa tra loro, ognuno dei quali nasconde un mistero inquietante, e che portano alla luce i risvolti tragici e amari, sorprendenti o grotteschi, di quel mondo operoso e apparentemente tranquillo della provincia padana, che costituisce una delle zone più ricche e evolute del nostro Paese. Sulla scia dei grandi detective del passato, letterario e cinematografico, l’irrequieto Soneri non si ferma all’individuazione di un colpevole. E’ come se attorno alla figura dell’assassino si addensasse un intreccio di moventi diversi, di corresponsabilità diffuse, come se il delitto fosse il frutto marcio di un ambiente nel quale il tempo ha sedimentato risentimenti, ingiustizie mai riparate e desideri di vendetta

Les rois maudits (la maledizione dei templari)

Lo spettacolo portato in scena al Teatro Eliseo nel 2008 racconta la storia di Filippo il Bello, Re di Francia, che agli inizi del ‘300 perseguitava i Cavalieri templari per incamerarne il loro tesoro. Quando viene messo al rogo Jacques de Molay, il Gran Maestro del Tempio, questi pronuncia una maledizione contro i Re di Francia e contro Papa Clemente V e Guillaume de Nogaret. Intanto Roberto III d’Artois, conte di Beaumont, sfida sua zia Mahaut d’Artois, nell’intento di riprendere possesso dei territori dell’Artois poiché precedentemente, nella successione ereditaria, li aveva perduti e ne aveva giovato proprio la vecchia zia. Seguono così intrighi, veleni e rivalità nelle corti di Francia e Inghilterra che sfoceranno nella Guerra dei cent’anni.

Giorni da leone 2

Le avventure di Leone ricominciano. Sono passati quasi quattro anni da quando lo abbiamo lasciato in procinto di sposarsi con la bella Marta, direttrice di una delle riviste per cui lavora. Leone è sempre innamorato del suo mestiere di fotografo della natura ed è più affascinante che mai con qualche filo grigio in pi tra le tempi e tra la barba. Il matrimonio gli ha insegnato la fedeltà, e da quel viaggio tutt’insieme che glieli fece scoprire, il rapporto con i suoi cinque figli maschi è costante e partecipe: dunque il padre egoista e il seduttore bugiardo non esistono più?Così sembra ma… Come tutti sanno, è sempre da un “ma” che cominciano le storie. Leone è in India per un servizio sulle tigri, suo figlio Carlo, oggi ventunenne gli fa da assistente.. proprio per salvare il figlio dall’aggressione di una tigre, Leone precipita dalla torretta d’avvistamento e si rompe una gamba. Viaggio finito, rientro anticipato e sconvolgente sorpresa: marta lo tradisce. Leone entra in una mega crisi nella quale si alternano gelosia, orgoglio ferito, furia e depressione. Carlo preoccupato convoca i fratelli per decidere come aiutare il padre. Già, che ne è stato nel frattempo degli altri quattro? Alessandro, che adesso ha vent’anni da Bologna è voluto venire a Roma per fare l’artista. Ma il vorticoso giro di ragazzine che frequenta la sua casa ci dice che da suo padre ha preso un talento che non è quello del pittore. Mattia ed Elia, quindici e quattordici anni, sono passati dalla passione per i graffiti a quella del rap. Luca, il più piccolo, vive con il nuovo compagno della madre che contesta l’educazione troppo libera di Leone e vorrebbe sottrarlo alla sua influenza. Nel loro conciliabolo segreto i ragazzi decidono di ospitare il padre a turno per essergli più vicini e per confortarlo. In questo viaggio a tappe nelle case dei figli, Leone entra in contatto con la quotidianità dei loro problemi, cercando di aiutarli a crescere così come i ragazzi cercano di aiutare lui a superare lo shock emotivo del tradimento. Naturalmente non tutto scorre liscio perchè il rapporto con un padre, anche molto amato, è fatto di conflittualità, ribellioni, voglia di emancipazione. Gli scontri si alternano ai momenti di tenerezza e di reciproca protezione. Per quanto riguarda la sua vita sentimentale Leone cerca di uscire dalla crisi ritornando per un po’ ad essere quello di una volta, l’instancabile seduttore dalla mitica rubrica rossa con un’infinita sequela di indirizzi femminili. Ma l’incontro con Titti, la madre di Alessandro, abbandonata incinta e mai più rivista per vent’anni, lo porterà a riscoprire l’amore vero, cioè quelle che delle rubriche rosse non sa cosa farsene. Anche Titti ferita profondamente dall’esperienza precedente, l’amore glielo farà sospirare a lungo, preferendogli, almeno all’apparenza, la serena affidabilità di un corteggiatore più tranquillo. La frizzante commedia degli inganni e delle reciproche bugie che i due si recitano con virtuosistica bravura viene sospesa nei momenti in cui la vita mostra la sua faccia più seria e dolorosa, come la morte della madre di Leone, o la fuga di Mattia ed Elia, o il processo in cui si tenta di togliere a Leone la patria podestà di Luca. Poi però la diffidenza e la paura di sbagliare riprendono il sopravvento in entrambi. Tanto da spingerli ad una condivisa decisione di dirsi addio. Nove mesi dopo, alla vigilia di Natale, nella casa di Gualtieri tutta la famiglia è riunita. Una famiglia allargata, non c’è che dire, come oggi capita sempre più spesso. Ci sono Leone, le sue ex mogli con i nuovi compagni o compagne, i figli e perfino un nipotino appena arrivato. Ed è li che li raggiunge Titti che nella lontananza ha capito di non poter fare a meno né di Leone né di quel suo modo di vivere la vita così arruffato e disordinato ma così autentico e generoso.