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Mercanti di bugie

“Black comedy” che disseziona patologie e frustrazioni del sistema cinematografico americano, ma che si può riferire in ogni caso ad ogni sistema corrotto nel quale l’unico senso sia ormai diventato il denaro, Mercanti di Bugie racconta di un approccio amoroso tra un big della produzione cinematografica e una giovane segretaria ancora capace di ingenuità, di assenza di ipocrisia, e di una imperdonabile calma ed interezza, nella sua ricerca di un senso nella vita. In un mondo caratterizzato dalla ricerca del profitto a tutti i costi, due colleghi di lunga data si trovano così a sviscerare problematiche sentimentali e lavorative che ritraggono un mondo cinico e violento, nel quale calpestare le capacità del prossimo e qualunque significato profondo dell’arte diventa un gioco perverso imprescindibile. Questa visione unilaterale e subliminale dell’esistenza, conduce così alla rinuncia di ogni significato per chi i film li produce e per chi li guarda, portando infine a una vera e propria malattia irreversibile non solo nella qualità delle opere, ma anche nei rapporti inetrpersonali di chi è coinvolto nella loro produzione. Fox, l’anima nera di questa commedia, un vero e proprio Iago contemporaneo (interpretato da Francesco Bonelli) ricorrerà in un terzo atto caratterizzato da una tensione altissima, a qualunque espediente per non permettere che nessun sentimento, nessuna intenzione innocente si frapponga tra lui e il conseguimento della ricchezza e del potere, unici obiettivi della sua vita.

Regia: Luca Barbareschi

Produzione:

regia, adattamento, interpretazione

Credits

D. Mamet

Spoleto

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