Romagna, anni ’80. Teresa (Serena Grandi), una donna bella, procace e volitiva, rimane vedova. Per esercitare in proprio la sua attività di camionista, è costretta a saldare un debito di 80 milioni di lire, che suo marito, prima di morire, aveva contratto con Nabucco (Eros Pagni), un ricco imprenditore locale. Quest’ultimo, innamorato di lei, le intima che se entro il ferragosto dell’anno successivo non riuscirà ad estinguere il debito, dovrà sposarlo. Teresa, che non ricambia questo sentimento, inizia a lavorare molto duramente (con alterne fortune), trasportando personalmente merci dalla Germania alla Sicilia, e cercando di sviare la corte degli spasimanti che incontra di volta in volta (tra gli altri: un improbabile barone tedesco e un macchiettistico boss della mafia siciliana). In questa serie di bagarre trova il tempo di innamorarsi del giovane Gino (Luca Barbareschi), il suo secondo conducente, romagnolo verace come lei e dal carattere difficile.
Le cose cambiano
Le cose cambiano è un film del 1988 diretto da David Mamet. Il film mescola dramme commedia, tracciando un ritratto satirico della mafia e del mondo della malavita in generale. Il film è interpretato da Don Ameche e Joe Mantegna, che hanno vinto Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile al Festival di Venezia.
Ti presento un’amica
Nagra, una giovane aspirante giornalista in cerca di un lavoro fisso condivide l’appartamento con Mauro, anche lui alla ricerca di successo, che nell’attesa si adatta fare l’attore di spot pubblicitari per una marca di profilattici. Così la ragazza conosce Claudio, un giornalista impiegato alla Rai che, innamorandosi di lei, le lascia sperare di poterla aiutare. Poi fa conoscenza di Brunetta, un’affascinante donna, direttrice di pubbliche relazioni nel mondo della moda, amante da tempo di Lionello, chirurgo sposato con Cristina. Il primo incontro tra Nagra e Brunetta è violento: infatti la seconda tratta in malo modo la giovane, che viene poi congedata anche dalla radio dove lavora da due anni come volontaria. Nagra si mette allora a fare la baby sitter e capita in casa di Brunetta, la quale ha un figlio da un matrimonio sfortunato. Le due donne diventano amiche e Brunetta si rivela sincera ed affettuosa. Anche la sua storia con Lionello è terminata bruscamente poiché quest’ultimo, si è fatto un ‘altra amante, la giovanissima maestra di nuoto Marina. Ma questa inizia a perseguirtarlo col suo amore possessivo e allora Lionello torna da Brunetta e proprio a lei chiede di liberarlo della ingombrante ragazza. A malincuore Brunetta accetta e convince Marina a dimenticare l’uomo e le promette di inserirla nel mondo della moda. Nagra frattanto viene accettata come giornalista: il capo di Claudio, dopo aver avuto un rapporto d’amore con lei capisce che la giovane vale anche come professionista e la fa assumere alla Rai. Per Nagra il grande sogno è raggiunto, ma Claudio, umiliato per il tradimento di lei e per il suo successo sul lavoro, la lascia. Anche Mauro rifiuta di consolarla e se ne va per la sua strada.
Romance
Giulio, sentendosi ormai anziano, desidera riprendere i contatti con il figlio Andrea, che non vede da anni, e lo invita a trascorrere qualche giorno in una baita di montagna dove si è ritirato. Tra loro non vi è mai stato nulla in comune e inizialmente l’incontro è imbarazzante per entrambi. Presto i rancori e le incomprensioni si stemperano e i due uomini cominciano a entrare in confidenza, a parlarsi, a riflettere sulle proprie esperienze. Giulio ha poco da narrare o da insegnare: la moglie è malata, ricoverata in un istituto e lui non ha mai avuto il coraggio di andare a rivederla; ha avuto una lunga relazione con un’altra donna e adesso che i suoi amici sono quasi tutti scomparsi, si è ritirato a vivere in solitudine. Andrea gli oppone una immagine di vita efficiente e positiva: il matrimonio, le figlie, il guadagno, il lavoro. Ma l’incontro col padre lo costringe a ripensare alle ipocrisie della sua vita: il rapporto con la moglie in realtà va avanti per inerzia, il lavoro non è soddisfacente, la spasmodica ricerca di successo e di denaro domina le sue inconcludenti giornate. Dopo aver passato qualche giorno insieme, ritrovando l’affetto reciproco, i due si lasciano tornando ciascuno al proprio mondo, con qualche ipocrisia in meno e con un’esperienza in più.
Via Montenapoleone
“La Bellezza, l’Eleganza, l’Erotismo e il Denaro” è la frase di lancio di Via Montenapoleone, sorta di sequel di Yuppies che vorrebbe descrivere in maniera approfondita la Milano anni Ottanta, tra modelle, funzionari di televisioni private, socialisti rampanti e politici corrotti. Il film è ambientato nella famosa via di Milano e si sofferma su esemplari di varia umanità, raccontando la vita di modelle, playboy, ricche borghesi annoiate, fotografe d’assalto e gay tormentati da dubbi e incertezze. Luca Barbareschi è un critico cinematografico gay, Valentina Cortese è una madre nobile con villa al lago, Carol Alt è una bellezza impossibile e René Simonsen non è da meno. Ci sono anche Fabrizio Bentivoglio e Paolo Rossi, che realizzano due caratterizzazioni di personaggi della Milano da bere. E naturalmente Van Wood canta Via Montenapoleone, leitmotiv della pellicola, proprio a inizio film.
L’inferno in diretta
Frances Houdson, giornalista di una televisione statunitense, viene incaricata di un importante servizio in una regione dell’Amazzonia. L’accompagnerà Mark, un efficiente “cameraman”. Si tratta di individuare ed intervistare un certo colonnello Horn, già implicato in un feroce massacro in Guyana. I due arrivano in un campo-base di produttori di droga, dove casualmente si trova anche il giovane figlio del proprietario della compagnia televisiva, fuggito di casa per sete di avventure, ma oramai pentito e tutto preso dall’idea di tornarsene in seno alla famiglia. Quando il piccolo aereo noleggiato da Frances arriva sul posto, la donna e il suo collega trovano molti cadaveri di bianchi e di indios e le visibili tracce di una autentica devastazione. Essi vengono così coinvolti in una spietata lotta tra bande, una delle quali appunto capitanata da Horn, che ha deciso di osteggiare ad ogni costo il commercio della droga. Insieme ad Ana, una ragazza che faceva parte del campo, miracolosamente scampata all’eccidio, i nostri partiranno a piedi nelle fitte boscaglie e traversando corsi d’acqua zeppi di coccodrilli verso il più prossimo campo. Dopo varie traversie, perduta per sempre Ana, ferocemente uccisa e seviziata durante la marcia dagli invisibili indios, ma ritrovato il ragazzo, sfuggito alle cerbottane degli uomini del colonnello, i nostri vengono fatti prigionieri da quest’ultimo. Egli li condanna a morire ma, tuttavia vistosi ormai scoperto, curiosamente acconsente a farsi intervistare e, grazie alla macchina da ripresa che Mark è riuscito a salvare, si fa uccidere in diretta da uno dei suoi accoliti. Arriva un elicottero governativo, da cui scende il padre del giovane americano per riabbracciare il suo rampollo. Durante la sparatoria finale, Frances e Mark riescono a partire sull’aereo di Horn, non senza aver giustiziato nella stessa carlinga l’ultimo e più sadico scherano del colonnello.
Chi mi aiuta?
Paolo e Carlo sono due buoni amici: introverso, deluso ed intellettuale il primo quanto allegro e superficiale è l’altro. Malgrado tali differenze caratteriali, i due convivono nello stesso alloggio e, mentre Paolo gestisce una libreria cosiddetta “alternativa” insieme ad un socio, Carlo fa il violinista in un complessino. La vita dei due trentenni si svolge così alla stracca, quando Paolo si innamora di Lili, una nuova cliente (attrice allorché trova lavoro) e se la porta in casa. Carlo, da prima indispettito, fa presto a far girare la testa alla nuova venuta e la possiede: così Paolo lo considera responsabile di un vero “tradimento”, Lili sbanda tra l’uno e l’altro, attratta dalla cultura di Paolo, ma sensibile anche alle più robuste attenzioni di Carlo. A un certo momento il sodalizio finisce, perché l’intellettuale tenta il suicidio, Carlo coverà qualche rimorso e Lili riprenderà la sua vita di solitaria, sempre ansiosa di trovare il grande amore, che pure nei confronti di Paolo a lei pareva sincero.
Il lungo inverno
Impiegati
Proveniente da Modena, il neolaureato Luigi Stanzani arriva a Bologna per prendere servizio presso un importante istituto di credito. Luigi divide l’appartamento con Dario, figlio di un amico di famiglia, iscritto al DAMS. In banca lo aspetta una vita difficile. Timido e goffo com’è, Luigi non riesce a integrarsi con i colleghi, che gli appaiono come dei prevaricatori; il vicino di scrivania lo mette in guardia contro un gruppo di ‘montati’; esce una sera con Marcella, ma la ragazza si dimentica subito di lui quando incontra gli altri; Enrico, uno dei più abili e svelti, lo induce addirittura a corteggiare sua moglie Annalisa per poi raccomandargli una pratica importante. Anche Dario (riservato e schivo ma sensibile) frequenta il gruppo e attira l’attenzione di Annalisa, che se ne innamora. Ben presto, Enrico si trova in difficoltà con la banca per i suoi piccoli imbrogli ed è costretto a dimettersi; scopre inoltre la tresca della moglie e convince Dario a lasciarla. Ma il ragazzo, fragile e indifeso, muore poco dopo in un incidente stradale. Con la scomparsa di Dario, il trasferimento del capufficio e la partenza di Enrico, la vita in banca riprende come prima. Luigi, da parte sua, continuerà a comportarsi come gli detta il cuore, senza preoccuparsi di piacere all’uno o all’altro, contento in fondo della sua natura di bravo ragazzo. Da ora, anche più forte grazie all’esperienza.
Sogno di una notte di mezz’estate
Il giorno delle nozze di Teseo e Ippolita, due giovani rampolli della borghesia milanese, è vicino. Tutto è stato predisposto: il ricevimento si svolgerà nella splendida villa di famiglia nella pianura lombarda. Tra gli invitati ci sono Lisandro, Demetrio, Erminia e Elena, inseparabili e coinvolti in uno strano rapporto fatto di slanci, tenerezze e capricci. Nel frattempo, in un casolare vicino, alcuni ragazzi stanno provando lo spettacolo in cui si esibiranno durante la festa. Il bosco limitrofo però, è popolato da elfi, fate, folletti e altre strane creature, governate dal re Oberon e da sua moglie Titania, regina della notte. Il re e i suoi sudditi si divertono, nel corso della notte, a spiare i quattro giovani e spingerli, grazie ai potenti elisir somministrati loro dal folletto Puck, l’uno verso l’altro senza ragione. Solo il giorno delle nozze, mentre nel grande salone sta andando in scena lo spettacolo, Lisandro, Demetrio, Erminia e Elena riusciranno a far luce sui loro veri sentimenti…