Rocco Chinnici

Il film tv “Rocco Chinnici”, tratto dal libro di Caterina Chinnici “È così lieve il tuo bacio sulla fronte”, racconta dal punto di vista privilegiato di una figlia, anch’essa divenuta magistrato, il “padre” del pool antimafia. Rocco Chinnici (Sergio Castellitto) è stato il primo magistrato ad intuire che la mafia avesse consistenti legami con ambienti imprenditoriali, politico-istituzionali e con associazioni malavitose internazionali. Il primo a pensare che lo scambio di informazioni tra magistrati sulle indagini di delitti di mafia, che ognuno di loro come da regola seguiva in solitudine, fosse fondamentale per scoprire relazioni tra malavitosi, imprenditori e politici che comparivano sulle diverse piste di investigazione. Convinto che la lotta alla mafia si dovesse combatterla insieme, Chinnici costituì il primo gruppo di magistrati impegnati a contrastare le organizzazioni criminali. Non sapeva di aver costituito quello che poco tempo dopo, sotto la guida di Antonino Caponnetto, fu chiamato “il pool antimafia”. Per Rocco, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone erano degli amici fraterni. Con loro e con gli altri magistrati del pool mise in cantiere le indagini dei più grossi processi per mafia degli anni Ottanta: primo fra tutti il «processo dei 162», embrione del maxi-processo che verrà celebrato dopo la sua morte. Il film narra la vita professionale di Chinnici, ma anche il romanzo di formazione di Caterina Chinnici, giovane donna del sud che negli anni ’70, anni in cui la mafia commetteva efferati delitti come quello di Piersanti Mattarella, Cesare Terranova, Gaetano Costa, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, decide di diventare magistrato come suo padre. Il racconto di un rapporto esclusivo tra un padre e una figlia che insieme conducono una doppia battaglia quotidiana, quella professionale in nome della legalità e della giustizia, e un’altra, non meno complessa, sul versante privato, dove entrambi cercano di mantenere la normalità di una famiglia la cui vita di fatto è stravolta e limitata da un pericolo incombente.

Pietro Mennea

Sceneggiatura di Fabrizio Bettelli, Simona Izzo e Ricky Tognazzi Miniserie televisiva in due puntate da 100’ per Rai Uno realizzata da Casanova Multimedia per Rai Fiction Pietro Mennea è il più grande velocista della storia dell’atletica italiana, primatista mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996 con il tempo di 19″72, tutt’ora record europeo, medaglia d’oro nella specialità alle Olimpiadi di Mosca del 1980. Nato da una famiglia modesta, la leggenda vuole che da piccolo Mennea si fosse guadagnato la fama in città sfidando in corsa i “macchinoni” dei ragazzi più ricchi: non c’erano Alfa Romeo o Ferrari che tenessero, Pietro in velocità le bruciava tutte. È l’inizio di una delle storie più vincenti dello sport italiano, con una collezione di medaglie che dai Giochi del Mediterraneo arrivano fino a Europei, Mondiali e Olimpiadi, dove fu il primo a disputare quattro finali consecutive. Praticamente imbattuto dai Giochi di Montreal 1976 a quelli di Mosca 1980, di ogni Olimpiade ricordava con piacere il contesto storico e geopolitico che le accompagnava. Il suo primato, quello dei 200 metri piani, è diventato record a sua volta rimanendo imbattuto per ben 17 anni a livello mondiale e resistendo ancora oggi come record europeo. Questo grande campione ha fatto dei valori e dei principi etici legati allo sport la sua bandiera. All’inizio della sua carriera gli è stato trasmesso un insegnamento che non abbandonerà mai nel corso degli anni: contro il nemico si combatte, con l’avversario si compete. E la competizione implica lealtà e rispetto La fiction, prodotta da Casanova Multimedia è rivolta sia ad un pubblico giovane che conosce poco la storia e che ha sentito parlare tante volte del grande campione magari dai genitori oppure dai libri, che ad un pubblico più maturo che ha vissuto negli anni della narrazione. Al centro di tutto lo sport, mezzo educativo per eccellenza in quanto ricco di regole che inducono al rispetto dell’avversario, pur nel confronto competitivo.

Nebbie e delitti 3

Il commissario Soneri torna ad indagare per la terza stagione. Questa volta non è più Ferrara il teatro dei casi che è chiamato a risolvere, ma Torino. Città aspra, chiusa, nervosa, stratificata socialmente, oscura e cristallina, rappresenta forti contrasti e si muove, pulsa, a una gran velocità. E’ proprio qui, in questa città, che Soneri chiude con il suo passato e taglia i rami secchi. Una nuova squadra di lavoro lo attende. Una nuova storia d’amore. Il percorso è difficile, fitto di ostacoli, di emozioni, di colpi di scena. Perché le strade del cuore non sono meno avventurose, meno mozzafiato, di quelle “gialle”. Manca ancora un elemento: Immacolata. Una ragazzina di quattordici anni, scappata di casa, bugiarda, selvatica, ruffiana, dalle mille risorse, con un passato difficile e un futuro misterioso. Imma elegge Soneri come suo patrigno e da questo momento il nostro commissario si trova a dover svolgere il non facile compito di genitore adottivo, lui che padre non è mai stato. A tutto questo vanno aggiunte, ovviamente, le quattro detective story che vedranno Soneri protagonista nelle indagini. I suoi modi non sono cambiati. Il suo fiuto, la sua intelligenza, la sua esperienza ma anche e soprattutto il suo “brutto carattere” lo porteranno alla scoperta della verità. Anche se questa può essere, qualche volta, amara e magari riguardare persone a lui molto, molto vicine.

Nebbie e delitti 2

La miniserie televisiva è strutturata in sei episodi autonomi sceneggiati da Silvia Napoletano, Angelo Pasquini e Roberto Jannone. La regia è affidata a Riccardo Donna e il ruolo di protagonista a Luca Barbareschi e quello di Angela a Natasha Stefanenko. Ogni film della serie ha al suo centro un’indagine del commissario Soneri, capo della Mobile di Ferrara che, individualista nel lavoro e non solo, opera coadiuvato da una esigua squadra di fedelissimi che costituisce un nucleo a parte all’interno della Questura. Le sue indagini hanno come oggetto una serie di delitti di natura molto diversa tra loro, ognuno dei quali nasconde un mistero inquietante, e che portano alla luce i risvolti tragici e amari, sorprendenti o grotteschi, di quel mondo operoso e apparentemente tranquillo della provincia padana, che costituisce una delle zone più ricche e evolute del nostro Paese. Sulla scia dei grandi detective del passato, letterario e cinematografico, l’irrequieto Soneri non si ferma all’individuazione di un colpevole. E’ come se attorno alla figura dell’assassino si addensasse un intreccio di moventi diversi, di corresponsabilità diffuse, come se il delitto fosse il frutto marcio di un ambiente nel quale il tempo ha sedimentato risentimenti, ingiustizie mai riparate e desideri di vendetta.

Donna Roma

Donna Roma è una serie tv che ha come protagonisti due investigatori: da un lato il commissario Friederike Heise (Jutta Speidel) e dall’altra, il suo collega italiano, il commissario Marcello Pascarella (Luca Barbareschi). La trama ruota intorno ad una serie di omicidi riconducibili ad unico e spietato serial killer. Trovarlo è la loro missione. La risoluzione del caso avverrà solo grazie alle conoscenze in ambito forense dell’investigatrice berlinese che aiuterà, in breve tempo, a interrompere la catena di misteriosi omicidi che spaventa la città di Roma.

Nebbie e delitti

La miniserie televisiva è strutturata in quattro episodi autonomi, ispirati ad altrettanti romanzi di Valerio Varesi, sceneggiati da Silvia Napolitano e Angelo Pasquini. La regia è affidata a Riccardo Donna e il ruolo di protagonista a Luca Barbareschi. Ogni film della serie ha al suo centro un’indagine del commissario Soneri, capo della Mobile di Ferrara che, individualista nel lavoro e non solo, opera coadiuvato da una esigua squadra di fedelissimi che costituisce un nucleo a parte all’interno della Questura. Le sue indagini hanno come oggetto una serie di delitti di natura molto diversa tra loro, ognuno dei quali nasconde un mistero inquietante, e che portano alla luce i risvolti tragici e amari, sorprendenti o grotteschi, di quel mondo operoso e apparentemente tranquillo della provincia padana, che costituisce una delle zone più ricche e evolute del nostro Paese. Sulla scia dei grandi detective del passato, letterario e cinematografico, l’irrequieto Soneri non si ferma all’individuazione di un colpevole. E’ come se attorno alla figura dell’assassino si addensasse un intreccio di moventi diversi, di corresponsabilità diffuse, come se il delitto fosse il frutto marcio di un ambiente nel quale il tempo ha sedimentato risentimenti, ingiustizie mai riparate e desideri di vendetta

Les rois maudits (la maledizione dei templari)

Lo spettacolo portato in scena al Teatro Eliseo nel 2008 racconta la storia di Filippo il Bello, Re di Francia, che agli inizi del ‘300 perseguitava i Cavalieri templari per incamerarne il loro tesoro. Quando viene messo al rogo Jacques de Molay, il Gran Maestro del Tempio, questi pronuncia una maledizione contro i Re di Francia e contro Papa Clemente V e Guillaume de Nogaret. Intanto Roberto III d’Artois, conte di Beaumont, sfida sua zia Mahaut d’Artois, nell’intento di riprendere possesso dei territori dell’Artois poiché precedentemente, nella successione ereditaria, li aveva perduti e ne aveva giovato proprio la vecchia zia. Seguono così intrighi, veleni e rivalità nelle corti di Francia e Inghilterra che sfoceranno nella Guerra dei cent’anni.

Giorni da leone 2

Le avventure di Leone ricominciano. Sono passati quasi quattro anni da quando lo abbiamo lasciato in procinto di sposarsi con la bella Marta, direttrice di una delle riviste per cui lavora. Leone è sempre innamorato del suo mestiere di fotografo della natura ed è più affascinante che mai con qualche filo grigio in pi tra le tempi e tra la barba. Il matrimonio gli ha insegnato la fedeltà, e da quel viaggio tutt’insieme che glieli fece scoprire, il rapporto con i suoi cinque figli maschi è costante e partecipe: dunque il padre egoista e il seduttore bugiardo non esistono più?Così sembra ma… Come tutti sanno, è sempre da un “ma” che cominciano le storie. Leone è in India per un servizio sulle tigri, suo figlio Carlo, oggi ventunenne gli fa da assistente.. proprio per salvare il figlio dall’aggressione di una tigre, Leone precipita dalla torretta d’avvistamento e si rompe una gamba. Viaggio finito, rientro anticipato e sconvolgente sorpresa: marta lo tradisce. Leone entra in una mega crisi nella quale si alternano gelosia, orgoglio ferito, furia e depressione. Carlo preoccupato convoca i fratelli per decidere come aiutare il padre. Già, che ne è stato nel frattempo degli altri quattro? Alessandro, che adesso ha vent’anni da Bologna è voluto venire a Roma per fare l’artista. Ma il vorticoso giro di ragazzine che frequenta la sua casa ci dice che da suo padre ha preso un talento che non è quello del pittore. Mattia ed Elia, quindici e quattordici anni, sono passati dalla passione per i graffiti a quella del rap. Luca, il più piccolo, vive con il nuovo compagno della madre che contesta l’educazione troppo libera di Leone e vorrebbe sottrarlo alla sua influenza. Nel loro conciliabolo segreto i ragazzi decidono di ospitare il padre a turno per essergli più vicini e per confortarlo. In questo viaggio a tappe nelle case dei figli, Leone entra in contatto con la quotidianità dei loro problemi, cercando di aiutarli a crescere così come i ragazzi cercano di aiutare lui a superare lo shock emotivo del tradimento. Naturalmente non tutto scorre liscio perchè il rapporto con un padre, anche molto amato, è fatto di conflittualità, ribellioni, voglia di emancipazione. Gli scontri si alternano ai momenti di tenerezza e di reciproca protezione. Per quanto riguarda la sua vita sentimentale Leone cerca di uscire dalla crisi ritornando per un po’ ad essere quello di una volta, l’instancabile seduttore dalla mitica rubrica rossa con un’infinita sequela di indirizzi femminili. Ma l’incontro con Titti, la madre di Alessandro, abbandonata incinta e mai più rivista per vent’anni, lo porterà a riscoprire l’amore vero, cioè quelle che delle rubriche rosse non sa cosa farsene. Anche Titti ferita profondamente dall’esperienza precedente, l’amore glielo farà sospirare a lungo, preferendogli, almeno all’apparenza, la serena affidabilità di un corteggiatore più tranquillo. La frizzante commedia degli inganni e delle reciproche bugie che i due si recitano con virtuosistica bravura viene sospesa nei momenti in cui la vita mostra la sua faccia più seria e dolorosa, come la morte della madre di Leone, o la fuga di Mattia ed Elia, o il processo in cui si tenta di togliere a Leone la patria podestà di Luca. Poi però la diffidenza e la paura di sbagliare riprendono il sopravvento in entrambi. Tanto da spingerli ad una condivisa decisione di dirsi addio. Nove mesi dopo, alla vigilia di Natale, nella casa di Gualtieri tutta la famiglia è riunita. Una famiglia allargata, non c’è che dire, come oggi capita sempre più spesso. Ci sono Leone, le sue ex mogli con i nuovi compagni o compagne, i figli e perfino un nipotino appena arrivato. Ed è li che li raggiunge Titti che nella lontananza ha capito di non poter fare a meno né di Leone né di quel suo modo di vivere la vita così arruffato e disordinato ma così autentico e generoso.

Una vita in regalo

La storia di un manager di successo, che prospera nell’aristocrazia degli affari più o meno leciti, ma che a causa di un incidente d’auto cambia personalità e mette in crisi il sistema rivelando candidamente torbidi retroscena. La miniserie in due puntate, diretta da Tiziana Aristarco, ha per protagonista Luca Barbareschi e un cast di cui fanno parte Irene Ferri, Raffaele Pisu, Antonello Fassari, con la partecipazione straordinaria di Remo Girone.

Giorni da leone

2 episodi TV – RAI UNO – Luca Barbareschi nel ruolo di un fotografo di successo, padre di quattro figli (o forse cinque?) che gli capitano tutti in casa all’improvviso. Luca Barbareschi nel ruolo di un fotografo di successo, padre di quattro figli (o forse cinque?) che gli capitano tutti in casa all’improvviso. L’insolito gruppo familiare imparerà a conoscersi e ad amarsi grazie ad un viaggio-vacanza attraverso l’Italia a contatto con la natura. Una storia gaia e stravagante che dà massimo rilievo alla luminosità del paesaggio e ai colori della natura. Un protagonista, un padre a dir poco strampalato, e una banda di figli maschi di tutte le età.